Appuntamenti in Primo Piano: Jan Fabre The night writer. Giornale notturno con Lino Musella - Teatro Vascello Roma
The night writer. Giornale notturno
Testo, scene e regia Jan Fabre
Con Lino Musella
Musica Stef Kamil Carlens
Drammaturgia Miet Martens, Sigrid Bousset
Traduzione Franco Paris
Direzione tecnica Geert Van der Auwera / Javier Delle Monache
Disegno luci Wout Janssens
Fonica Marcello Abucci
Direzione di produzione Gaia Silvestrini
Produzione Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone
e
FOG Triennale Milano Performing Arts / LuganoInscena-LAC / Teatro
Metastasio di Prato /TPE – Teatro Piemonte Europa / MARCHE TEATRO /
Teatro Stabile del Veneto
Produzione esecutiva e distribuzione Aldo Miguel Grompone
in collaborazione con Romaeuropa Festival
Jan
Fabre di notte scrive e disegna. The Night Writer raccoglie, come in un
flusso, i suoi pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita,
sulla famiglia, sul sesso, sull’amore: dai vent’anni di un giovane di
provincia, sino alla maturità dell’artista celebrato in tutto il mondo.
Come
in una confessione, un mettersi a nudo con spregiudicatezza, con ironia
e crudeltà, il copione raccoglie diverse pagine dei diari personali
dell’autore, oltre a brani tratti dai suoi scritti per il teatro: ‘La
reincarnazione di Dio’ (1976), ‘L’Angelo della Morte’ (1996), ‘Io sono
un errore’ (1988), ‘L’imperatore della perdita’ (1994), ‘Il Re del
plagio’ (1998), ‘Corpo, servo delle mie brame, dimmi…’ (1996), ‘Io sono
sangue’ (2001), ‘La storia delle lacrime’(2005), ‘Drugs kept me alive’ (2012).
Sei una candela che brucia da sotto e da sopra (…)’
Io brucio sempre
Persino quando voi pensate che io non faccia niente
Brucio più violentemente di quanto concesso e previsto
Brucio e non solo per me
Ma anche per dare
Fuoco e luce agli altri
Proprio come dagli altri ho ricevuto
Fuoco e luce
La
lettura del diario ci introduce alle molteplici, contraddittore e
intriganti sfaccettature di Jan Fabre, che si rivela di volta in volta
visionario, disarmante e scaltro, pungente e commovente, provocatorio ed
esitante, sovversivo e orgoglioso della propria tradizione figurativa
fiamminga. (…) Emerge poi un’evidente e significativa discrepanza
tra
la vita del giorno, ricca comunque di impressioni, sensazioni, lavoro,
performance, mostre, progetti e quella – se possibile ancora più intensa
– della notte, intima, lacerante, sconvolgente, colma di furia
creativa, ora meditativa, ora “sanguigna”. L’affermazione di una
curiosità senza limiti e di un’inesauribile energia ruotano già in
queste pagine intorno al ruolo del corpo, un corpo che è nel contempo
spirituale e materiale, culturale e
viscerale,
sede del pensiero ma anche di sangue, urina, sperma, nucleo dell’eterno
flusso di nascita-morterinascita. (…) Un ritratto al rosso profondo e
coinvolgente. Franco Paris
Jan
Fabre con un assolo tutto nuovo, in cui si racconta, si rivela, si
nasconde, ci provoca, ci affascina ma per interposta persona... Questo
alter ego è Lino Musella, interessante attore che ama spesso esibirsi in
spettacoli fuori dagli schemi consueti, ricco di estro e di
intelligenza. … Ascoltando le sue parole è possibile penetrare dentro
l’officina artistica di questo inventore di teatro, performer,
coreografo, artista visivo che se ne infischia dei generi
avendoli
profanati tutti e che mantiene l’incrollabile certezza che il teatro
sia il solo luogo (mentale, creativo, fisico) che nell’epoca del
virtuale sia riuscito a conservare la sua spiritualità. Maria Grazia Gregori, delteatro.it
più
sfaccettati del panorama teatrale attuale, riesce a trovare misteriose
sintonie con l’inquieta personalità di Fabre, che traduce in una gamma
di umori ora rochi, ora malinconici, ora come venati da un vago e
sottile struggimento… Il testo, che mescola dichiaratamente verità
esistenziali e finzioni narrative, spezzoni poetici e appunti
occasionali, tratta gli argomenti più disparati, la famiglia, il
fratello morto, il rapporto con la propria mente, i processi creativi. È
curioso notare come anche le sensazioni
più
delicate si intreccino in lui con un che di estremo, e persino il culto
della bellezza sia associato a una vocazione conflittuale e sovversiva.
Renato Palazzi, Il Sole 24ore
Matteo Marelli, Il Manifesto
Jan Fabre (Anversa,
1958) è artista visivo, regista e autore teatrale, da quarant’anni tra
le figure più innovative della scena internazionale. Le sue opere sono
state presentate nelle più importanti rassegne internazionali, tra cui
la Biennale di Venezia, la Biennale di Lione, la Biennale di San Paolo,
dOCUMENTA a Kassel. È il primo artista a cui il Museo del Louvre dedica
un’importante mostra monografica (L’ange de la metamorphose, 2008).
Negli ultimi anni
sono state allestite in Italia diverse personali dedicate alla sua
opera: tra le più importanti ricordiamo quella di Palazzo Benzon di
Venezia (Anthropology of a planet, 2007), del MAXXI di Roma (Jan Fabre.
Stigmata, 2013) e quella realizzata nel centro storico di Firenze
(Spiritual guards, 2016). Tra le più recenti pubblicazioni in Italia:
Giornale notturno III (1992-1998),
Edizioni Cronopio, Napoli, 2019, il terzo di tre volumi che raccolgo i
diari personali dell’artista. Per Editoria&Spettacolo è uscito a
marzo 2019 Jan Fabre. Teatro I primo volume di un progetto editoriale per la pubblicazione di tutti i testi per il teatro.
2010),
Crack Machine (2011), La Società-Tre atti di umana commedia (2012),
Strategie Fatali Premio Hystrio alla Drammaturgia 2016), Who’s the King
(2018).
PROGETTI TEATRO intero € 25, ridotto over 65 € 18 ridotto under 26 € 15
TEATRO VASCELLO STRUTTURA DOTATA DI ARIA CONDIZIONATA
Programma completo su: https://www.teatrovascello.it/
Come
raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via
delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a
pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via
Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
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