L’ANILS
ha mosso i primi passi nel dopoguerra (nata nel 1947, ha tenuto il
primo congresso nel 1949), quando le lingue non erano ancora ritenute
rilevanti nell’insegnamento come oggi e si è impegnata in battaglie che
solo in tempi recenti hanno portato a risultati concreti:
nei primi anni ’70, con l’inizio della trentennale presidenza di
Alfredo Bondi, l’ANILS si batte per l’introduzione della lingua
straniera in tutte le classi di tutte le scuole secondarie, di primo e
di secondo grado, nonché per la creazione del ruolo dei professori di
lingue, prima solo “transitorio”;
dai primi anni ’70 inizia la campagna di sensibilizzazione
dell’Amministrazione e dell’opinione pubblica alla necessità di
introdurre la lingua straniera nella scuola elementare;
dal 1976 inizia un lavoro di ricerca, sperimentazione e
sensibilizzazione per l’introduzione della seconda lingua straniera
nella scuola media;
verso la fine degli anni ’70 inizia un lavoro di ricerca,
sperimentazione e sensibilizzazione per la continuazione della lingua
straniera fino alla maturità in tutte le scuole superiori;
all’inizio degli anni ’80 inizia un lavoro di ricerca,
sperimentazione e sensibilizzazione per l’uso consapevole delle nuove
tecnologie all’interno di un orientamento umanistico nell’insegnamento
delle lingue;
negli anni ’90 l’associazione entra come partner in due P.E.C.
transnazionali che hanno consentito a un centinaio di docenti di tutte
le lingue comunitarie di autoaggiornarsi in servizio.
Rionero in Vulture. - A primo impatto appare come un’opera avveniristica, un’attesa che da primordiale riappare futurista. “Sì, perché le lampade richiamano l'Oriente ... l'assenza di statue ed immagini richiama l'Islam ... Forse un simbolo che Gesù è venuto al mondo per tutta l'umanità anche per i musulmani. Forse un messaggio di rinascita universale...” E’ quanto asserisce Lucia. “Prestando attenzione si sente la cascata della buona novella” ribatte Giovanna. “Da dove si capisce che è un presepe e non una installazione di quelle che vediamo a Venezia nella Biennale di Arte...?” Rammenta Donato. Certo, va visto dal vivo quel presepe che ha realizzato Don Rocco Di Pierro, nella Chiesa Mater Misericordia; eppure, sapendo che è in chiesa si intuisce che si tratta di un presepe... “E se fosse stato allestito in un museo cosa significherebbe? e se fosse stato in chiesa a Pasqua?” Ribatte ancora Donato. Tuttavia, offre una sensazione di quiete, luminosa, aurea per
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