Apprendiamo solo ora che il 6 gennaio del 2018 è mancato a Lowel nel Massachusset lo scrittore GIOSE RIMANELLI, nato a Casalcalenda ( Campobasso) nel 1925 da padre molisano e madre italo- canadese.
Il giovane Giose ebbe una vita travagliata e avventurosa, dopo aver passato qualche anno in seminario con l' intenzione di farsi prete.
Alla fine del 1943 scappò di casa per andare al nord e arrivò a Milano, dove, forse al di là delle sue stesse intenzioni, si ritrovò arruolato in un reparto speciale della G.N.R.(Guardia Nazionale Repubblicana) della R.S.I. e combatté in Valsesia contro i partigiani delle Brigate " Garibaldi" comandate da CINO MOSCATELLI.
Scampato allo sbranamento primaverile(espressione di FRANCESCO DE GREGORI) venne catturato dagli Alleati e imbarcato su un treno che avrebbe dovuto portarlo a Napoli e di quì caricato, con i suoi commilitoni, su di una nave destinata a condurlo nei campi di prigionia nel deserto algerino.
Ma Giose, prima di arrivare nel capoluogo partenopeo, riuscì a scappare e se ne tornò al paesiello natìo dove dopo essere stato nascosto per breve tempo poté circolare liberamente, grazie anche al fratello, cameriere di un ufficiale americano e che vestiva l' uniforme dei Marines.
La sua vicenda bellica è narrata nel suo romanzo autobiografico TIRO AL PICCIONE( Mondadori 1953 / Einaudi 1991 ), da cui il regista di sinistra GIULIANO MONTALDO( autore tra gli altri anche di "Sacco e Vanzetti" , " Giordano Bruno" e " Tempo di Uccidere" , tratto quest' ultimo da un lavoro di ENNIO FLAIANO) , realizzò , nel 1961, l' omonimo film, interpretato da JACQUES CHARRIER( l' ex marito di BRIGITTE BARDOT ), SERGIO FANTONI( come sempre nei panni dell' ufficiale ) , ELEONORA ROSSI DRAGO( nella parte della crocerossina, in uno scenario che ricorda un pò "Addio alle armi " di ERNEST HEMIGWAY), FRANCISCO RABAL e (poteva mancare?) l' irriducibile GASTONE MOSCHIN.
Nel dopo guerra Giose , come i Fratelli VIVARELLI, ENRICO LANDOLFI , CARLO MAZZANTINI( padre di Margaret) , l' anziano STANIS RUINAS e tanti altri con una simile storia, non volle sclerotizzarsi in nostalgie per il passato e si recò a Roma dove cominciò a frequentare ambienti intellettuali, dove erano presenti diversi personaggi di sinistra ( tra cui il suo corregionale FRANCESCO JOVINE ) , i quali non gli fecero mai pesare il passato , come non trovò rinfacci ( neppure da ex partigiani come ANGELO DEL BOCA e GIORGIO BOCCA ) a Torino, dove venne assunto al quotidiano della sinistra cattolica " La Gazzetta del Popolo" .
Qualche tempo dopo si trasferì in Canada dove aveva diversi parenti...
Da qui fece un pò la spola tra il Canada e l' Italia . Dopo il successo di " Tiro al piccione", Giose Rimanelli scrisse altri libri tra cui "Il mestiere del furbo " ( 1959) e " Biglietto di terza"(Mondadori 1958) e curò una breve antologia di antichi testi quale " Monaci d' Amore Medioevali" ( Trevi, Roma, 1967 ) dove riporta scritti di monaci in veste più di gaudenti che non di vera vocazione religiosa, ammesso poi che tra le due cose ci fosse così tanta inconciliabilità ( FRA DOLCINO non era ateo eppure ebbe una bella storia d' amore con la sua compagfna MARGHERITA fino al loro estremo sacrificio) . Scrisse anche commedie e il balletto " Tè in casa Picasso ,il corno francese, Lares ( "Il Dramma" Torino, 1961) . Nel 1966 è stato tra gli autori di " Modern Canadian Stories "(Ryerson Press, Toronto ) . I suoi romanzi vennero tradotti in varie lingue ( e persino in paesi del "socialismo reale" come la Romania e la Yuguslavia) . Il suo nome apparve anche tra il " c a s t " del film " Suor Letizia " di MARIO CAMERINI .
Anche il giornalismo ebbe una parte rilevante nella sua vita. A parte l' esperienza della " Gazzetta del Popolo" , Giose scrisse diverse volte sul mensile " erotico- intellettuale" "Playmen, ( fondato dalla "radical-socialista" ADELINA TATTILO ) che a dispetto di tanti bacchettoni di DX e di SX non lo si poteva certo definire come puro e semplice " porno ", visto che ad esso collaboravano rilevanti e meno figure di intellettuali di varia estrazione : UGO e LEONARDO SCIASCIA, FRANCO VALOBRA, EMILIO SERVADIO ( psicoanalista e negli anni ' 30 facente parte dei Gruppi di Ur di Magia ) , UGO MORETTI, LUIGI DE MARCHI ( il biografo di WILLHEM REICH ) , ENRICO DE BOCCARD( che nei primi mesi del 1970 intervistò per " Playmen " il filosofo della destra JULIVS EVOLA) ) , MARIO GANDINI ( l' A. de " La caduta di Varsavia" edito da Longanesi) , PIERO VIVARELLI e altri -
In una sua foto degli anni ' 70 pubblicata da "Playmen " , Giose sembra quasi la controfigura di ALAN GINSBERG della " Beat Generation " , quella corrente esistenzialista ( GREGORY CORSO, JACK KEROUAç , FERLINGHETTI e altri ) del dopoguerra che mostrava insofferenza verso la mediocre vita borghese e conformista, ma che non seppe andare al di là della musica, del sesso, delle droghe e delle " ciucche " , e spesso autolesionandosi( Kerouaç sarebbe morto di cirrosi epatica ) , cosa che più tardi sarebbe capitata anche a tanti " fricchettoni" , " ecce-bombi " , " cretini col K " come li definì GIANPIERO MUGHINI, dopo il ' 77 -
Fino a pochi anni fa, Giose veniva una volta all' anno nel suo Molise, recandosi spesso sulla spiaggia di Termoli come nella stessa spiaggia un molisano emigrato a Thoronto ci disse .
Da molti anni Giose si era trasferito negli $tate$ dove era diventato docente universitario
La morte di Rimanelli è stata una notevole perdita per la cultura " irregolare " e non-schematica italiana, europea e americana....
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