📰 Segnalazione in primo Piano: Uscita del libro “La scelta difficile” prima della fucilazione tedesca
Il giornalista Emilio Chiorazzo ricostruisce il percorso del
giudice lucano Nicola Panevino
Ad arricchire l’opera un’intervista esclusiva alla figlia Gabriella
S’intitola
“La scelta difficile” il libro sulla figura del giudice
partigiano Nicola Panevino scritto dal giornalista Emilio
Chiorazzo ed edito per i tipi Edigrafema, collana DietroFont.
Ricerche, scritti dal carcere, testimonianze ricostruiscono
pensieri e azioni del magistrato morto a 34 anni in una
rappresaglia tedesca, nel marzo 1945, poche settimane prima
della Liberazione. Ad arricchire l’opera un’intervista esclusiva
alla figlia Gabriella.
Nato in Lucania e vissuto a Napoli, la professione portò Nicola
Panevino a Savona, dov’era giudice istruttore del tribunale.
All’indomani della caduta del fascismo e dell’armistizio dell’8
settembre del 1943, con la nascita della Repubblica Sociale
Italiana, aderì alla Resistenza . Non quella armata, sui monti,
nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di
supporto politico, pratico e logistico. Le sue radici cattoliche lo
portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi
al Partito d’Azione: divenne membro e in seguito capo del
Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti
e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere,
mentre era diventato padre da pochi mesi.
Dalla sua cella, sospinto da una fede incrollabile che gli permise
di sopportare ogni forma di tortura, Nicola Panevino fece
arrivare lettere toccanti alla mog lie Elena e alla figlia Gabriella.
In una delle ultime, prima di essere prelevato dai soldati
tedeschi per essere fucilato, sc risse: “Sappi che se fino a dieci
giorni fa la mia fronte non si incurvava né fisicamente né
moralmente, oggi si offre tersa ai raggi del sole e, quel che più conta e a cui più tengo, alla stima dei miei amici e dei nemici,
ammesso che nemici io abbia. Se un giorno io potrò tornare, la
mia fronte potrò portarla alta, perché non arrossirò davanti a
nessuno. Gli amici non si vergog neranno di me e nemmeno la
mia Gabriella si vergognerà di papà suo”.
Emilio Chiorazzo, lucano di origini, vive in Toscana.
Giornalista professionista, dal 1987 è stato redattore e poi
responsabile delle redazioni di Empoli, Pontedera e Pisa del
quotidiano Il Tirreno. È curatore di una trasmissione televisiva
di approfondimento politico, cultura e attualità in onda su una
emittente regionale. Dirige il web magazine StorieOggi.it.
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